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mercoledì 13 ottobre 2010

e oggi vi racconto "la mia"...pluralità !














BEMA è uno strano animale politico,
anzi no, BEMA AMA LA POLITICA ma nella sua accezione più alta, ovvero la politica come unguento per sanare i dissidi che si vengono a creare nelle società, politica come difesa e riconoscimento fino alla morte del pensiero diverso dal mio, politica come esaltazione delle pluralità, politica come inclusione, politica come confronto, politica come mezzo per sparigliare la politica per darle nuova linfa e nuova vitalità, per rigenerala e per farle affrontare e risolvere i problemi del paese reale e non i riflessi di una società reality che è vittima di se stessa, che ricopre ruoli che non le appartengono solo per la smania di apparire ciò che non è.
E di emittenze maestri, certosini costruttori del reality della realtà, mai come in questo periodo l'Italia ne ha tanti, più o meno potenti, più o meno determinanti, affaccendati nello scontro e nella contrapposizione solo per tutelare i loro privilegi repubblicani, protagonisti e padroni di una CASTA che succhia la linfa vitale di un paese che vuole cambiare!
Non sono un ANTI, credo nella PLURALITà degli incontri, delle politiche , delle culture, delle religioni...
Anche se degli anti sono d'obbligo, o almeno lo sono stati se vediamo ad un modo che ci ha preceduto...
Un "testardo" laico liberale e nonviolento che strizza l'occhio e viene ipnotizzato da Vendola ma che non rinuncerebbe mai alla Bonino, che guarda con passione alla storia del meridione con convinzione e senza tante sovrastrutture risorgimentali, che crede nei diritti di quelli che diritti non hanno e che vorrebbe difendere i diritti che ci sono e che qualcuno vorrebbe mettere in discussione... forse in estrema sintesi ecco quello che sono, apparentemente contradittorio, ma sempre trasparente, senza padrini e senza padroni, a dire la mia con consapevolezza!

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