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lunedì 14 marzo 2011

Italiani maturi, meridionali consapevoli.

Per essere italiani maturi, dobbiamo essere anzitutto meridionali consapevoli. Consapevoli della nostra storia, consapevoli di chi siamo e da dove veniamo. Dobbiamo liberare la nostra memoria dal "mito risorgimentale" e, capire, senza censure e senza paure, chi è stato il popolo meridionale, come era organizzato il suo Stato,quali erano i suoi primati e le sue risorse. A 150 anni dal Regno delle Due Sicilie e a 150 anni di unità d'Italia, chiediamoci cosa è stata l'invasione di Garibaldi in Sicilia, senza dichiarazione di guerra, chiediamoci che fine ha fatto il denaro del Banco di Napoli, il più ricco degli stati pre-unitari, chiediamoci perchè l'emigrazione del popolo del sud è iniziata quando l'Italia è nata e non prima, chiediamoci cosa è stato il brigantaggio e la violenza del generale Cialdini,chiediamoci cosa è stato il "Piemontesismo". Tante sono le domande che ci dobbiamo porre, e per fare questo dobbiamo rileggere con attenzione intere pagine di storia, e non dobbiamo avere paura di capire quali sono stati anche i soprusi e le violenze contro il popolo del Sud! La mia riflessione nasce non dalla voglia di guardare al passato, anzi, nasce dal presente, o meglio dal presente della Puglia di Nichi Vendola. La valorizzazione di un territorio inizia quando le sue popolazioni prendono coscienza della sua storia. Se non conosciamo CHI SIAMO, non possiamo investire sulla nostra terra. Nichi Vendola, grazie all'investimento sulla cultura e sul cinema, in un momento che al contrario il governo di Roma taglia i fondi a questi settori, ha fatto scoprire agli italiani e anche all'estero le bellezze e la straordinarietà delle risorse dei territori pugliesi; ha fatto conoscere la Puglia, le ha dato una identità , le ha dato "un'anima".L’investimento che è stato fatto in Puglia, deve essere un modello, lo dobbiamo estendere a tutto il sud, per fare del sud una terra di accoglienza, di confronto. Una terra che da sempre ha accolto viandanti, pellegrini, popoli lontani, uomini di cultura. Ricordiamo cosa era e quanto era importante Il Grand Tour per tutto il sei-settecento. Essere consapevoli di chi siamo, ci porta ad amare il nostro territorio, a mobilitarci per migliorarlo e per difenderlo nelle sedi politiche nazionali, europee ed internazionali.Non aspettiamo l'aiuto dall'esterno, basta a prostarci ai poteri romani con il cappello in mano,i poteri romani che dimenticano presto le promesse elettorali. Consapevoli della nostra storia, partendo da essa sviluppiamo le nostre potenzialità. Per festeggiare questi 150 anni,non serve retorica, serve consapevolezza! E' questo il mio invito a tutti i meridionali.
Di cuore faccio i miei più cari auguri all’Italia e al mio amato Sud!

5 commenti:

  1. LA PUGLIA DI VENDOLA E' UN MODELLO NON SOLO PER IL SUD MA ANCHE PER L'ITALIA.

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  2. Basta, pero', che la consapevolezza non ci porti al separatismo (e mi rendo conto che non si chiamerebbe piu' consapevolezza...). E' talmente incombente il pericolo di tale deprecabile risultato, visto l'oceano di ignoranza che ci attanaglia, che quasi quasi preferisco che si dimentichi... e si lasci l'attenzione sul presente. Un presente fatto di ricchezza da valorizzare positivamente, e quindi da redistribuire con un occhio alle classi piu' deboli; un presente frutto di 3 attraversati cicli di ricostruzione che ci devono inorgoglire a farci sentire fieri di essere italiani, tutti insieme.

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  3. una chiave interpretativa interessante, di sicuro hai ragione quando dici che non abbiamo bisogno di retorica ma abbiamo bisogno di consapevolezza.

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  4. sono altotesina... ma condivido l articolo e credo che le descrizioni date debbano valere per tutta l italia da nord a sud...
    viva un italia unita!

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